Alla scoperta del secondo chakra, con Anodea Judith ed il Suo “Libro dei chakra “

Abbiamo già affrontato il capitolo del primo chakra, quello associato alle nostre radici, al nostro diritto di esistere.

Se ve lo siete perso lo trovate al link di seguito: https://tutteledonne.blog/2019/07/16/alla-scoperta-del-primo-chakra-con-anodea-judith-ed-il-libro-dei-chakra-%f0%9f%a7%98%e2%80%8d%e2%99%80%ef%b8%8f%f0%9f%a7%98%e2%80%8d%e2%99%82%ef%b8%8f/

Il secondo chakra, invece è associato al piacere, alla sessualità, alle sensazioni, alle emozioni, al desiderio; ha come elemento caratteristico l’acqua e si evolve, secondo l’autrice, dai 6 ai 24 mesi di vita.

Anodea Judith spiega: “Quando entriamo nel secondo chakra incontriamo il regno equoreo delle emozioni e della sessualità. Mentre nel primo chakra abbiamo lavorato per il radicamento e per la stabilità, ora coltiviamo le emozioni e il movimento; prima ci siamo occupati di sopravvivenza e struttura, ora concentriamo la nostra attenzione sulla sessualità e sul piacere. Il nostro elemento associato è passato dalla terra all’acqua, dal solido al liquido. In questa trasmutazione incontriamo il cambiamento. Attraverso la coerenza la coscienza trova il suo significato; attraverso il cambiamento trova stimolo ed espansione. “

Ci invita a lasciarci andare al movimento e al cambiamento perché solo con queste due azioni possiamo sviluppare la nostra coscienza, possiamo stimolare il risveglio.

Come la logica guida la mente, così il desiderio guida l’anima”

Ci spiega sapientemente come sia innato nell’essere umano muoversi verso il piacere e lontano dal dolore. “Il dolore ci fa contrarre, ritirare o chiudere, mentre il piacere ci invita a dispiegarsi, a espanderci e a metterci sulla lunghezza d’onda dei nostri sensi. Se lo scopo generale del secondo chakra è quello di stimolare il movimento, il piacere è il modo più invitante per ottenere questo scopo.”

“I bambini provano piacere nell’essere vivi e nell’esprimere quella vitalità per andare incontro al mondo. Se quell’andare incontro viene ricompensato da amore e incoraggiamento, la vita diventa allora un’esperienza piacevole.”

Spiega inoltre che non tutti in età infantile siamo stati accolti in maniera positiva quando esprimevamo piacere (piacere per il cibo, per il gioco, per le coccole) in quanto questo impulso può essere considerato da molti adulte/i inutile e talvolta dannoso. Questo comporta che una volta cresciute/cresciuti possiamo avere la propensione a non dare importanza ai nostri piaceri, senza avere indulgenza verso noi stesse/i.

Chi invece da bambino/a ha espresso e ricevuto piacere in un’atmosfera sana, è stato/a amato/a e toccato/a senza essere invaso/a, da adulto/a avrà un sano senso del piacere, riesce a mettersi in sintonia col proprio corpo ed è in grado di dire quando è abbastanza. È una persona positiva ed entusiasta della vita.

Dedica dei paragrafi esaustivi anche alle emozioni, alle necessità, al desiderio e all’ombra.

Riguardo all’ombra spiega: “quando l’ombra non viene riconosciuta in noi stessi, questa viene proiettata sugli altri. Come una forma nascosta su cui facciamo risplendere la nostra luce enfiata, l’ombra viene vista sfolare senza vergogna nel comportamento di quelli che ci circondano, mentre noi rimaniamo onesti e intatti. Maria, che reprimeva la sua sessualità, vedeva in ogni uomo qualcuno che tentava di ottenere da lei favori sessuali. La presenza del giudizio è un indizio della nostra ombra come parte rifiutata di sé stessi. Se rifiutiamo la sessualità come parte di noi stessi, allora l’apertura sessualità degli altri produrrà una reazione negativa molto forte. Se la riabbia è la parte di noi stessi che rifiutiamo, ne avremo paura e la criticheremo negli altri. Se esprimiamo le nostre emozioni, avremo poca tolleranza per quelli che si trovano nel bisogno, che piangono o che sono fortemente espressivi.”

Il nostro giudizio è un tentativo di negare la fonte del nostro disagio.

Ci spiega inoltre, che eventi come l’abuso sessuale, lo stupro, l’aborto, possono compromettere seriamente il secondo chakra, ci spiega gli eccessi e le carenze di questo chakra meraviglioso e ci offre dei modi per guarirlo.

“Noi siamo biologicamente provvisti di istinti innati per l’autoguarigione e l’autoconservazione. Curando il secondo chakra, che sia lievemente o grandemente compromesso, agiamo sempre in favore del naturale processo di guarigione del corpo, per cui sono essenziali il movimento e l’emozione.”

Il mio consiglio è di perdersi nelle pagine di questo libro fantastico, per regalarci una vita bella, allegra, sana e felice.

Da leggere, leggere e rileggere.

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