
Nella serata del 27 marzo 2020, Alessandra Comneno è apparsa in diretta Facebook sulla pagina Gli Antichi Misteri Femminili, per esprimere le sue sensazioni, visioni ed impressioni rispetto al momento così denso di cambiamenti che il nostro pianeta e il genere umano stanno vivendo.
Stiamo nel bel mezzo di un tempo che L’OMS ha definito “pandemia da Covid-19”. In Italia e in altri paesi le persone sono state chiamate a restare a casa per un periodo da definire, senza poterne uscire, con lo scopo di evitare che il virus si diffonda in maniera sproporzionata.
Siamo in un vero e proprio periodo di stasi sociale, economica, lavorativa, fisica.
Alessandra Comneno con la semplicità e schiettezza che la contraddistinguono, definisce quello che stiamo vivendo, un Tempo di incubazione, dove è necessario tessere il nostro sogno.
Ci invita ad attraversare l’oscurità che stiamo vivendo e ad avere fiducia nella luce, a vivere il tempo presente e a scoprire che il tempo stesso ora risulta dilatato. Ci invita quindi a ricercare la nostra personale visione.
Fa una riflessione sul tempo di incubazione e ci spiega che è proprio ora il momento di domandarci: “cosa sta per nascere dentro di me, di noi?“, in quanto il termine incubazione ha la stessa radice della parola incubo, e se ci fermassimo un attimo a rifletterci, ci accorgeremmo che l’incubo è di fatto uno stato che porta la parte cosciente a risvegliarsi, qualcosa che smuove dalla normalità.
Di fatto stiamo vivendo un vero e proprio incubo (sogno), quindi una vera e propria incubazione.
Sottolinea che insieme a noi è il pianeta stesso che sta vivendo un’incubazione, un passaggio ad una nuova fase.
Abbiamo, come mai prima d’ora, la possibilità, tutti e tutte, di ritirarci nel nostro tempio sacro, la nostra casa, con la prospettiva meravigliosa di guarirci e di darci al contempo delle risposte su noi stesse/i, sulla nostra vita, su cosa cambieremmo, sulle relazioni che abbiamo, sulla vita che vorremmo vivere e che mondo vorremmo abitare.
È il momento ideale per tessere il nostro sogno, cambiare la nostra vita in meglio, far morire tutte le parti di noi che non ci servono e farne germogliare delle altre. Possiamo fare pulizia dentro noi stesse/i, intorno a noi, nelle nostre relazioni. Possiamo finalmente fermarci, metterci in ascolto e visualizzare il mondo e la vita che vorremmo.
Il nostro sogno deve prendere spazio ora, è il momento, dobbiamo essere noi a dargli spazio e a visualizzarlo, altrimenti qualcun’altro lo farà al posto nostro.
Alessandra Comneno dice che ora è il momento di stare, stare con noi stesse/i e che questo ci renderà persone migliori.
Siamo state/i di fatto piantate/i come dei semi e a fine incubazione saremo dei veri e propri fiori.
Stiamo rinascendo, con l’opportunità di abbandonare le vecchie vesti, le vecchie maschere, avere nel cuore le persone care che non possiamo vedere.
Ricordandoci che siamo Luce, Alessandra Comneno ci invita quindi a perdere la nostra corazza, esattamente come fa il seme prima di diventare un bellissimo fiore.
È giunto il momento di staccarci dalla materia che ci definisce, in quanto la nostra vera natura è indefinibile.
Ci fa notare anche come di fatto in questo preciso periodo storico ci stiamo rispecchiando e specchiando con il virus, che noi stessi siamo stati un virus per il nostro pianeta per troppo tempo ed ora Madre Terra si sta giustamente riprendendo i suoi spazi, insieme a tutti gli animali meravigliosi che la abitano.
Fa un accenno anche alle persone che lavorano negli ospedali e che hanno ora, come mai prima, la possibilità di dare il massimo e di rendersi conto che effettivamente stanno portando avanti la loro passione e capire che curare ed aiutare gli altri è il loro talento utile.
Ogni persona viene al mondo con un talento utile e per chi sta a casa può essere il momento buono per capire e coltivarne il proprio.
Ci spinge inoltre ad essere fiduciose/i, perché, sebbene sia un periodo complicato, denso di difficoltà, se lo stiamo vivendo è perché possiamo farlo. La vita non ci dà nulla che non possiamo affrontare.
Si rivolge poi alle Donne portatrici di una spiccata capacità di resilienza, dote sviluppata grandiosamente nei secoli e trasmessa di madre in figlia. Ogni donna ha dovuto e deve sviluppare la sua personale resilienza per poter evolvere, sia all’interno del proprio nucleo familiare, sia fuori, ed è proprio questa grande capacità che ora la fa da padrona. Noi donne possiamo infondere coraggio e amore a chi abbiamo intorno perché sappiamo farlo nel modo giusto, perché sappiamo farlo nonostante le avversità, siamo portatrici naturali del fuoco sacro e possiamo dare vita ad una vera e propria pandemia di amore.
Continua rivolgendosi a tutte le persone che ora hanno tra i 30 e 40 anni, dicendogli che ora tutte loro hanno il compito di ricostruire nell’amore questo mondo che si sta lentamente destrutturando. Chiede loro di abbassare il giudizio verso gli errori fatti dalle generazioni precedenti e di comprendere che è stato fatto il meglio che si potesse fare. Ora però è giunto il momento di aprire nuovi panorami di vita, di seminare bellezza, di creare, di fare, di credere che si può costruire un mondo, una cultura, una scuola, una vita migliore.
Seminiamo bellezza e ne ritornerà indietro molta di più.
Grazie Alessandra!!