
“Oggi è domenica, è il mio compleanno, ma in fondo è solo un altro giorno senza di lui …”
Non è sempre facile andare avanti e continuare a vivere bene dopo la fine di una storia d’amore. Anzi, credo non lo sia mai.
Sia che si decida attivamente di interrompere un rapporto, sia che si subisca la decisione, il lutto per la perdita si avverte e si vive in maniera considerevole in entrambi i casi.
Tale lutto poi, coinvolge contemporaneamente corpo, mente, spirito, anima. Tutte le sfere della vita rimangono sopraffatte, tutte insieme, nessuna esclusa, in un processo di separazione che inizia a livello inconscio, già molto tempo prima che il corpo e la mente se ne rendano conto.
Eh già … molte volte, due anime che percorrono un tratto di vita terrena insieme, ad un certo punto decidono di proseguire distanti, di seguire strade differenti, di evolversi con altre anime o da sole, non più insieme; iniziano, quindi, a vibrare a frequenze differenti ed ad allinearsi ad una evoluzione non più in comune. Tale separazione che avviene su un piano spirituale ed inconscio, non viene percepita e compresa subito sul piano materiale, fisico e razionale.
Tanto è vero che spesso ci troviamo a trascinare rapporti d’amore, d’amicizia, che sono da tempo finiti per le nostre anime, anche per mesi, a volte anni, non rassegnandoci al cambio di rotta che la nostra anima ha previsto per noi. La nostra mente, spesso lenta ed ostile a comprendere ciò che succede nella vastità del nostro inconscio, a volte attua dei meccanismi di salvaguardia del rapporto ormai finito, che trascinano la persona, a vivere per inerzia e con abitudini spesso poco emozionanti e vitali.
Nel romanzo “oltre i nostri attimi”, l’autrice, Marcella Griffo, psicoterapeuta psicoanalitica, affronta questo aspetto della vita e lo fa in maniera profonda, analitica, anche professionale, evidenziando molti aspetti che la personalità vive durante una separazione.
Parla dal punto di vista di Emma, donna in dolore per la separazione dal suo compagno, e dal punto di vista di Federica, donna in dolore per non essere corrisposta da Emma, sua amica sin dall’infanzia.
E’ un romanzo introspettivo e molto bello. Breve, ma molto intenso.
L’autrice attraverso un linguaggio doloroso e struggente crea per quasi tutta la storia una atmosfera di sofferenza ed apatia, senza mentire sul profondo dolore che si prova per la perdita di qualcuno/a che amiamo e per non essere corrisposte/i.
Emma e Federica fanno un vero e proprio percorso nei meandri della morte, vivono la sofferenza a pieno, conoscendola in tutte le sue sfaccettature.
Unico modo credo per riuscire a liberarsi di un dolore, qualsiasi esso sia, è proprio quello di lasciarlo espandere dentro di noi, conoscerlo e familiarizzare con esso e poi dolcemente lasciarlo andare via, per sempre.
Ecco, questo libro ci regala un percorso si di sofferenza, ma anche di cammino verso la rinascita.
Consigliato a tutte/i!!!