
Che libro.
Io sono commossa dalle parole utilizzate da Pinar Selek.
Mi sento inadatta a parlarne, ho paura di abbassarne il livello (filosofico, umano, sociologico, poetico) irraggiungibile.
Lontano da casa
Conoscevo la storia di Pinar Selek sommariamente, dai fatti di cronaca, sempre raccontati di corsa. Ora la conosco di più. Perché finalmente Lei si racconta di più.
Lontano da casa è un inno alla vita, alla Sua vita, alla Sua storia terribile, fatta di arresti, torture, esilio, tutti a Suo discapito.
Ripercorre ogni passo che ha compiuto da quando ferocemente le hanno strappato via la Sua vita, costringendola ad andarsene via dal Suo paese.
Il Suo crimine? Essere una donna che nella Turchia di qualche anno fa non ha voluto sposarsi, fare una famiglia, conformarsi al potere patriarcale imposto, il Suo crimine è stato interessarsi di politica, di femminismo ed antimilitarismo. È stata infangata, accusata ingiustamente di crimini mai commessi, arrestata, torturata. Le hanno dato della strega pensando di offenderla.
Noi Donne siamo streghe.
Racconta del suo esilio, ci rende partecipi del distacco doloroso che deve ancora sopportare per la perdita improvvisa delle radici che si era costruita. È un saggio, un testo di poesia, una lettera, un racconto; questo libro è tutto. Pagine di amore, perché di questo si tratta. Amore per la vita, per sé stessa.
Tra tutte le cose disumane che ha vissuto e che racconta, emerge tanta umiltà ; Pinar Selek sta osservando la Sua graduale e meritata rinascita, lontana dal suo paese natale si, ma in un posto dove Lei si sente finalmente a casa, dopo dieci anni di fughe.
“Mi avete rubato la vita. Ma io sono la vita”.
Da leggere, con amore. 💎